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30/12/2016 — L’ultimo avviso affisso in bacheca suona come una sorta di provocazione. Così, almeno, fanno capire gli agenti di polizia penitenziaria, che dal 22 dicembre protestano «per denunciare le gravose condizioni lavorative in cui, in un numero del tutto insufficiente, sono costretti a lavorare».

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