logo banner top

In sole tre regioni, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino, al 30 novembre il numero di detenuti non supera la capienza regolamentare degli istituti penitenziari. Nel resto d’Italia il sovraffollamento è un problema costante e fuori controllo, che determina e amplifica condizioni di trattenimento disumane.

Sul triste podio delle vincitrici per sovrannumero ci sono Lombardia, Lazio e Campania, come registrano dal DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), aggiornati al 31 agosto del 2023.

 

Al primo posto, tra i suoi 18 istituti di pena la Lombardia registra 1.996 persone detenute in più: a fronte di una capienza totale di 6.153, sono presenti in 8.149.

La situazione più critica si registra nel carcere più grande, il milanese di Opera, con 1.286 detenuti sui 918 teoricamente previsti. Ma anche i penitenziari di Como e di Monza sforano il limite previsto rispettivamente di 197 e di 295 unità, quello di Vigevano di 120.

Non va tanto meglio nel Lazio, dove, a fronte di una capienza totale di 5.287 detenuti nei 14 istituti sparsi sul territorio, ce ne sono 6.304 in tutto, con un sovrannumero di 1.017.

I peggiori, quelli in cui si segnalano le condizioni più preoccupanti, sono i penitenziari della CapitaleRebibbia e Regina Coeli. Quest’ultimo, nel cuore di Trastevere, trasformato da convento a casa di reclusione nel 1881, vede la presenza di 381 persone in eccesso, trattenute in una struttura di per sé inadeguata e che negli anni è arrivata a picchi di sovraffollamento fino al 150%.

 

Ma anche in provincia, all’interno dell’istituto di pena di Velletri, rispetto ai 412 posti regolamentati, sono detenute 598 persone. Numeri troppo alti anche in altre provincie del Lazio, come Rieti, Latina e Viterbo, dove la situazione non cambia.

Al Mammagialla di Viterbo, dove la sicurezza interna è spesso messa a rischio per la carenza del Personale di Polizia Penitenziaria, al 31 agosto del 2023 c’erano 623 detenuti contro i 412 previsti.

I detenuti in eccesso in Campania sono poco meno, 905 unità in più della capienza totale di 6.189 detenuti. Ma sono ugualmente troppi, soprattutto all’interno del carcere di Napoli ‘Salvia Poggioreale‘, che registra un sovraffollamento di quasi 500 persone.

Numeri alti anche all’istituto Mandato di Secondigliano, con 220 persone in più, e anche nel più piccolo centro penitenziario di Benevento, con 386 detenuti presenti sui 261 previsti. Come nel resto d’Italia, anche la Campania è stata poi segnata durante tutto l’anno da un’impennata di suicidi in carcere.

Fonte: Repubblica.it